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Descrizione

Maggiora Stefano, di Maurizio e “Sanazzaro” Rosa, di famiglia contadina, quintultimo di undici fratelli (di cui tre sorelle), nasce in località Bonini (Refrancore) il 26 marzo 1865.
E’ l’unico caduto refrancorese nella battaglia di Dogali: fa parte del 1° Reggimento Fanteria.
La notizia della sua morte, il 26 gennaio 1887, viene comunicata, tramite telegramma, dal Comando Deposito Africa alla Stazione originaria di Napoli il giorno 17/02 da inoltrare al sindaco di “Rifrancore” - Felizzano (Archivio Storico del Comune di Refrancore - Sez.1 - Faldone 90 - Lettere diverse 1886-1887).
Il Ministero della Guerra, in data 8 marzo 1887, richiede al sig. sindaco di Refrancore (Alessandria) la situazione dettagliata e completa della famiglia in previsione di un risarcimento pecuniario (ASC – Sez. 1 - Faldone 90).
Il sindaco di Refrancore trasmette al Ministero della Guerra la somma di £.20 per offerte a beneficio delle famiglie povere dei prodi caduti combattendo a Saati e Dogali, raccolte durante la funzione funebre. Lo testimonia la lettera di risposta del Ministero (ASC – Sez. 1 - Faldone 90 – 13 marzo 1887).
In data 3 maggio dello stesso anno, viene trasmesso dal Comando del Distretto Militare di Alessandria un vaglia postale di £.250 al capofamiglia Maggiora Maurizio (ASC – Sez. 1 – Faldone 90). Ne segue poi un altro di £.250 in data 24 maggio e l’ultimo di £. 515 in data 19 luglio. (In totale £.1.015 corrispondenti nel 1998 a £.6.500.660. A quei tempi era una discreta cifra: si poteva comprare metà cascina con stalla, fienile e terreno intorno n.d.r.).
L’8 maggio vengono spediti gli oggetti in possesso del soldato caduto. Da subito colpisce l’attenzione la presenza di una cassetta contenente oggetti da barbiere e un frullo rotto (si sa che il fratello primogenito Evasio è un parrucchiere dall’atto di matrimonio contratto) e soprattutto la presenza di due libri e un pacco di lettere (segno evidente che è alfabetizzato, in grado cioè di leggere e scrivere n.d.r.)
Il sindaco di Roma, L. Torlonia, il 22 maggio, invita il sindaco di Refrancore ad assistere alla solenne inaugurazione del monumento ai caduti di Dogali che avrà luogo il 5 di giugno nella capitale. In attesa di un riscontro positivo, si riserva di fargli tenere, a tempo debito, una tessera per poter accedere ai palchi.
Il Consiglio comunale di Refrancore, in data 5 giugno, per appello nominale, all’unanimità, delibera di apporre una lapide, a perenne ricordo, nel corridoio del Palazzo comunale (Archivio storico del comune – Sez. I – Faldone 54 – Delibere consiliari).
Il 6 giugno viene inviata al sindaco di Refrancore da Roma una lettera in cui si parla di una stampa-ricordo della cerimonia. Non va alla cerimonia il sindaco Lorenzo Mondo, ma un non identificato Maggiora incaricato dal primo cittadino (n.d.r.).
In data 12 giugno, viene trasmessa alla famiglia dal Ministero della Guerra la medaglia d’argento al valor militare.
Il 7 di agosto, il fratello primogenito Maggiora Evasio scrive da Torino, dove abita (il timbro sulla lettera lo conferma), una lettera al sindaco di Refrancore, in cui lo ringrazia per l’iniziativa della lapide e chiede di poter unire una corona di fiori con nastro.
Si è ipotizzato che, essendo il primogenito e per di più alfabetizzato, possa essere stato in possesso degli effetti personali e della medaglia d’argento del defunto fratello.
Per questo, il Comune di Refrancore, tramite anagrafe, si è attivato con il Comune di Torino.
Si sa che Maggiora Evasio, di professione parrucchiere, sposatosi con Orecchia Annamaria nel 1875, abita a Torino (vedi timbro Deposito di vini di Porta Palatina sulla lettera).
L’anagrafe di Torino inizia prontamente la ricerca. Maggiora Evasio emigra in Svizzera il 23/05/1892; poi, in data 02/05/1894 ritorna a Torino.
L’indirizzo non è riportato sulla scheda individuale: lo conferma il fatto che, diventato nel frattempo cavaliere (non si sanno i motivi), continuerà ad essere iscritto nelle liste elettorali e a votare presso il Comune di Refrancore.
La ricerca sui discendenti di Evasio (ma molto probabilmente non ne ha avuti) si completerà con le notizie dal Comune di Montespertoli (Firenze) dove si trasferisce il 28/10/1921. Dal Comune di Montespertoli non si hanno avuti riscontri di alcun tipo.
La lapide in onore di Maggiora Stefano o non è stata attivata o è andata distrutta.
L’unico ricordo è presente all’interno della Cappella votiva pro caduti in Piazza IV Novembre.


Prof. Mario Antonio Bizzarra
Bruno Ghidella

Testo frutto di una ricerca condotta nel 2011 dal prof. Antonio Bizzarra e da Bruno Ghidella su documenti dell'archivio storico del comune. Nel novembre 2011 è stata allestita nei locali della palestra comunale e nella sede della C.R. Asti la mostra "Personaggi ed eventi storici da non dimenticare".


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